Il Fallimento: Un Viaggio di Crescita Personale

agosto 06, 2024


Il Fallimento: un viaggio di crescita personale-tempodellessere.com


Caterina osservava il cielo grigio dalla finestra del suo ufficio, il cuore pesante per l'ennesimo insuccesso. Sentiva il peso delle aspettative, le proprie e quelle degli altri, gravarle sulle spalle. Ma quella sera, qualcosa sarebbe cambiato. Quella sera avrebbe imparato il vero significato di "fallisci, fallisci ancora, fallisci meglio."

Il percorso scolastico e professionale di Caterina non era stato brillante, ma comunque discreto. Finita l'università non riusciva però a trovare il modo di realizzare il suo sogno, le cose non erano andate come previsto. Sentiva di aver deluso tutti, soprattutto se stessa. 
Il suo sogno in questa narrazione resterà segreto, ognuno ha il proprio e a volte rivelarlo fa perdere le energie per realizzarlo, e senti che il mondo non ti perdonerà se non lo realizzi, così la pensava anche Caterina.  Però lei ad un certo punto lo aveva raccontato, o almeno così credeva, ed era pentita perché ora sentiva il peso del fallimento come raddoppiato. Il mondo non l'avrebbe perdonata, ma soprattutto lei non si sarebbe perdonata.
Tornata a casa quella sera, decise di parlare con sua nonna Lucia, una donna saggia, che aveva affrontato numerosi fallimenti nella sua vita, tra cui anche la malattia, quella malattia che le donne della sua famiglia temevano come un fantasma oscuro: il tumore al seno. Tante sue antenate ne erano state colpite, tutte alla stessa età, sembrava essere davvero una maledizione famigliare. 
Lucia ascoltò con pazienza le ansie di Caterina e guardandola profondamente nei suoi occhi lucidi come uno specchio d'acqua, pronta a rompere gli argini in fiumi di lacrime, le disse: 

"Cara, il fallimento è solo una parte del viaggio. 
Ogni errore è un maestro, se sai come ascoltarlo."


MA COME SI ASCOLTA IL FALLIMENTO?


"Fallisci, Fallisci Ancora, Fallisci Meglio"

Il fallimento è un termine che evoca paura e ansia in molti di noi. Tuttavia, è una componente inevitabile e preziosa del nostro percorso di crescita personale. Come disse Samuel Beckett: "Fallisci. Fallisci ancora. Fallisci meglio." Nessuno ci insegna a fallire, è come se nella vita dovessimo sempre riuscire in tutto, a realizzare ogni nostro sogno, desiderio, attività professionale, insomma come se dovessimo ad ogni costo rispondere ad un'immagine che abbiamo creato della nostra vita e di noi o che ci è stata cucita addosso da altri.

Inevitabilmente la vita all'improvviso, inaspettatamente, pone tutti noi di fronte ad "un mondo che ci crolla addosso". Scopriamo che nulla è andato come pensavamo e desideravamo: veniamo licenziate/i, lasciati dai nostri mariti, mogli o fidanzati/e, il nostro sogno va in frantumi e non siamo nemmeno lontanamente quello che volevamo essere. Tutto è andato perduto e forse arriva anche una malattia difficile da affrontare.

"Se il mondo ci crolla addosso e siamo sull'orlo di non si sa cosa, la prova che ciascuno/a di noi deve affrontare consiste nel restare su quell'orlo senza precipitare nel baratro."   

In quel momento, in equilibrio sull'orlo del baratro, possiamo sentire che senza terra sotto i piedi, con quel preciso fallimento,  in realtà si è presentata un'opportunità che ci consentirà di apprendere un nuovo equilibrio, una nuova parte di noi stessi. Guardando profondamente quel momento di fragilità e paura teneramente negli occhi, esploreremo come il fallimento possa essere un potente strumento di apprendimento. Se ascolteremo la voce che ci dice: Bene ora fallisci ancora, fallisci meglio, sarà come se qualcuno ci prendesse la mano per aiutarci a restare in equilibrio sull'orlo di quel baratro.

Questo non accadrà se daremo ascolto invece a quella voce giudicante che abbiamo appreso che ci dice: sei solo un fallito, una fallita, sforzati di migliorare. Sarà come se stare in equilibrio sul baratro fosse impossibile e solo un'esperienza spiacevole da allontanare il prima possibile senza sentire cosa accade dentro di noi, senza prenderci cura della nostra fragilità di quel momento. Non ci daremo una carezza, ma uno schiaffo che sarà come una spinta nel baratro.

Errori Comuni sul Fallimento

Quando affrontiamo il fallimento, è facile cadere in alcune trappole mentali ed emotive. Ecco alcuni errori comuni che spesso facciamo:
  1. Vedere il fallimento come una fine definitiva: spesso consideriamo il fallimento come una chiusura definitiva invece che una tappa del nostro percorso. È importante ricordare che ogni fallimento è un'opportunità per ricominciare con maggiore saggezza ed esperienza.
  2. Personalizzare il fallimento: identificarsi troppo con i propri errori può portare a un senso di inutilità e bassa autostima. Bisogna imparare a separare la propria identità dai propri fallimenti, riconoscendo che essi sono semplicemente eventi che capitano nel corso della vita di tutti.
  3. Evitare il fallimento a tutti i costi: la paura del fallimento può portare all'evitamento delle situazioni rischiose. Tuttavia, questo limita le opportunità di crescita. Accettare il rischio e vedere il fallimento come parte del processo di apprendimento è cruciale per lo sviluppo personale.
  4. Ignorare le lezioni del fallimento: non riflettere sui motivi del fallimento può portare a ripetere gli stessi errori. È essenziale analizzare cosa è andato storto, diventare consapevoli di ciò che non abbiamo visto o non voluto vedere.
  5. Isolarsi dopo un fallimento: spesso, la vergogna e l'imbarazzo ci portano a isolarci dagli altri. Cercare supporto sociale e condividere le proprie esperienze può offrire nuove prospettive e alleviare il peso emotivo del fallimento.

"Il trucco sta nel continuare a esplorare e nel non chiamarsi fuori, anche se scopriamo che nulla è quel che pensavamo. Questa è la scoperta che facciamo una volta, e poi un'altra, e poi un'altra ancora."


Strategie per Fallire Meglio

Ecco alcune strategie per trasformare il fallimento in un'esperienza positiva e costruttiva:
  1. Accettazione: Riconosci e accetta il fallimento come parte della tua esperienza. Evita di negarlo o di sentirti in colpa. L'accettazione è il primo passo per superare qualsiasi difficoltà. Riconoscere i propri fallimenti senza giudizio permette di mantenere una visione più chiara della situazione.
  2. Analisi: Rifletti sui motivi del fallimento. Cosa è andato storto? Cosa potresti fare diversamente la prossima volta? Un'analisi delle cause del fallimento è essenziale per evitare di ripetere gli stessi errori. 
  3. Pianificazione: Sviluppa un piano d'azione basato sulle lezioni apprese. Questo ti aiuterà a evitare gli stessi errori in futuro. Una pianificazione accurata e realistica, basata sulle lezioni apprese dai fallimenti passati, aumenta le probabilità di successo nelle future imprese.
  4. Supporto: Cerca il supporto di amici, familiari o un professionista del counseling. Parlare delle tue esperienze può offrire nuove prospettive e consigli utili. Il supporto sociale è fondamentale per affrontare i momenti difficili. Condividere le proprie esperienze con persone di fiducia può alleviare il peso emotivo del fallimento.
  5. Resilienza: Coltiva la tua resilienza. Ogni fallimento affrontato con coraggio ti rende più forte e preparato per le sfide future. La resilienza è la capacità di riprendersi dalle avversità. Sviluppare questa competenza attraverso l'esperienza e la riflessione permette di affrontare meglio le future difficoltà.

Le Spinte nell'Analisi Transazionale

L'Analisi Transazionale (AT), sviluppata da Eric Berne negli anni '50, esplora le dinamiche delle interazioni umane e il modo in cui queste influenzano il nostro comportamento e le nostre relazioni. Una componente fondamentale dell'AT è il concetto delle "spinte" (drivers), messaggi interiorizzati durante l'infanzia che guidano inconsciamente le nostre azioni e decisioni.
Le spinte sono imperativi interiorizzati che ci spingono a comportarci in determinati modi per ottenere l'approvazione o l'amore dei nostri genitori o figure di riferimento durante l'infanzia. Berne identificò cinque spinte principali:

1. Sii Perfetto: La necessità di fare tutto alla perfezione.

2. Sforzati: La spinta a mettere sempre il massimo impegno.

3. Compiaci: Il bisogno di rendere felici gli altri.

4. Sii Forte: La pressione a essere sempre forti e indipendenti.

5. Affrettati: fare le cose velocemente.

SFORZATI!

La spinta sforzati riguarda proprio il fallimento: "Dai fallo, vinci o perdi, competi all'infinito". 
La vita si riduce all'essere vincente o perdente, all'avere fortuna o al non averla. Forse deriva da un'infanzia in cui i genitori in fondo non volevano che i figli ce la facessero, per una loro paura, protezione o competizione inconsapevole con il figlio/a. Il loro messaggio poteva essere inconsapevolmente: "Dai sforzati, fatica, tanto perderai". 
Ogni evento ed attività della vita è vissuta con fatica, come se dovesse essere fatica altrimenti non è correttamente svolta quell'attività, apprendimento o vissuto personale.
Non è consentito fallire, sbagliare, non farcela, essere stanchi/e, fermarsi.
Ed allora per una persona Sforzati arriva come una salvezza quel permesso a fallire, anzi fallire meglio e ancora. La possibilità di fermarsi sull'orlo del precipizio e sentire con calma tutto quello che c'è, ridà il respiro, finalmente libera dal vivere tutto con fatica, sforzandosi di essere sempre migliore e di uscire da ogni situazione difficile con sforzo. 
La possibilità di lasciare andare, di lasciare che tutto avvenga e di poter finalmente prendersi cura con calma della propria fragilità, è la liberazione da quella voce interiore che non lascia spazio al fallimento come possibilità di apprendimento e crescita.

Fallisci mio caro, mia cara, fai errori e fermati per sentire cosa ti dicono. Respira, ascolta il tuo corpo, dormi e rilassati. Lascia andare ogni cosa , che faccia il suo corso con calma. Trasforma il tuo Sforzati! nella tenacia che ti contraddistingue da sempre. 


Le spinte dell'Analisi Transazionale di Eric Berne possono avere un profondo impatto sul nostro comportamento e sul nostro benessere.
Attraverso la consapevolezza, possiamo imparare a rispondere in modo più sano ai messaggi interiorizzati dell'infanzia, trasformando le spinte in alleati per la nostra crescita personale e il nostro benessere psicologico. Possiamo liberarci dai vincoli delle spinte e vivere con maggiore libertà e autenticità.

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In quel momento di consapevolezza, Caterina capì che il vero successo non era legato al raggiungimento di obiettivi esterni, ma alla crescita personale e alla capacità di vivere pienamente ogni esperienza, buona o cattiva. Ogni cosa sapeva che era impermanente ed era importante accettare ogni momento per quello che è.

Caterina imparò che fallire non significa essere un fallimento. Ogni errore è una lezione, ogni fallimento è un'opportunità per crescere. Nulla dura per sempre, nemmeno i momenti difficili. Quindi, ogni volta che cadeva, si rialzava più forte, più saggia e più determinata.
"Fallisci, fallisci ancora, fallisci meglio" non era solo una frase, ma un mantra che guidava la sua vita. Con ogni errore, apprendeva sempre di più su sé stessa. Capì che la vita stessa, con tutte le sue imperfezioni e difficoltà, era già un successo. Il segreto era accettare e abbracciare ogni momento, senza cercare di raggiungere un ideale irrealistico di perfezione.

E mentre guardava il cielo grigio trasformarsi in un tramonto dorato, sapeva che il suo viaggio non era ancora finito, ma che era pronta a qualsiasi sfida il futuro le riservasse, con la consapevolezza che ogni passo, ogni caduta e ogni rialzarsi facevano parte del suo meraviglioso percorso di vita.

Il fallimento non è la fine del percorso,  ma una tappa fondamentale del viaggio







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