Paura e giudizio

febbraio 19, 2022

Paura: supera la tempesta con la saggezza - Thich Nhat han - tempodellessere.comh  

Per una persona che conosce bene la paura come me, il libro di Thich Nhat Hanh: Paura. Supera la tempesta con la saggezza, è stato davvero illuminante nella sua semplicità e profondità. 

Lo suggerisco a tutti gli ansiosi e non, laici o buddisti, perché è una piccola guida interiore per riconoscere, abbracciare e prendersi cura della propria e altrui paura o sofferenza.

La Paura: un' emozione Universale

Tutte e tutti conosciamo la paura in un modo o nell'altro: la paura della solitudine, di non superare un esame, di perdere una persona amata o di affrontare la nostra mortalitàLa paura è una compagna costante nella nostra vita, presente fin dalla nostra nascita, che, paradossalmente, è l'evento più pauroso di tutti. 

Thich Nhat Hanh, nel suo libro, ci offre una particolare immagine del periodo prenatale:

"Non era mai troppo caldo o troppo freddo. Stavamo proprio bene. Riposavamo su un morbido cuscino d'acqua. 
In Cina e in Vietnam l'utero si chiama Palazzo del bambino, un palazzo in cui trascorriamo circa nove mesi."

Immaginiamo il trauma di lasciare un luogo così sicuro in cui non dobbiamo pensare a nulla. Abbiamo cibo in abbondanza, una casa sicura e chi si prende cura di noi senza chiedere nulla in cambio. Dipendiamo totalmente da un altro essere vivente che non ci lascerebbe mai, anche perché lei è il nostro corpo e noi siamo il suo: nostra madre. 

La Separazione e la nascita della Paura

Eppure, arriva inevitabilmente il momento della separazione, senza il quale la vita non potrebbe continuare. Ed ecco che emerge la paura, la grande paura, che tutti provano e ci chiediamo disperati:

Riuscirò a sopravvivere? Come farò da solo così piccolo e indifeso? 

Per tutta la nostra vita, cercheremo sicurezze a cui aggrapparci: una persona, un lavoro, una casa, un luogo che ci protegga e ci dia per sempre quella sicurezza e cura che abbiamo conosciuto nel Palazzo del bambino Questa ricerca che avviene inconsapevolmente, non deve essere motivo di alcun biasimo o colpa, poiché è un moto naturale della nostra bambina/o interiore, che resta sempre lì a chiedere di essere accudita, amata e protetta. 

La Paura e l'Ansia: il legame con il bambino/a interiore

L'ansia e la paura sono legate alla nostra parte bambina, che sente di essere troppo sola nell'affrontare tutto. Una solitudine che nasce, non dall'assenza reale intorno a sé di chi o cosa ci può dare aiuto, ma dalla consapevolezza crescendo che nulla è per sempre: le persone amate si allontanano o muoiono, il lavoro può essere perso, la casa può andare distrutta. Ci rendiamo conto che non siamo immortali, che niente e nessuno lo è. 

Può accadere che arrivi una malattia mortale, come il tumore, come è accaduto a me, ed allora ogni certezza si frantuma. In quel momento, forse per la prima volta, avviene un contatto gentile, compassionevole e non giudicante con la nostra bambina o il nostro bambino interiore.

Abbracciare la Paura: un atto di guarigione

Fino ad allora, non ci siamo mai fermati a confortare questa parte di noi, lasciando sempre che fossero altri a farlo. Tuttavia, ciò che la nostra bambina interiore chiedeva insistentemente era la nostra presenza. Thich Nhat Hanh ci invita a parlare a questa parte di noi con queste parole:

"Ascoltami: sono il tuo sé adulto. Non sei più un bambino abbandonato a se stesso: siamo cresciuti e ora siamo adulti. Siamo abbastanza intelligenti da proteggerci e sopravvivere da soli. Non abbiamo più bisogno di nessuno che si prenda cura di noi"

Ovviamente, continueremo ad avere bisogno di amici, compagni, fratelli e sorelle, ma inizieremo a sentirci pian piano più al sicuro, capaci di prenderci cura di noi stessi e di quella parte indifesa e fragile che risiede dentro di noi. Invece di giudicarla con durezza, accusandola di piagnucolare e lamentarsi, impareremo a trattarla con gentilezza.

La Rivoluzione della Gentilezza

La nostra parte giudicante è come un genitore eccessivamente rigido e severo che senza volere causa sofferenza alla sua prole, lasciandola sola, senza stima di sé, in balia dei pericoli. Forse crede di proteggere con la sua disciplina del "non piangere!", "resta in piedi!", "vai avanti a tutti i costi!". Invece quello che sta creando interiormente è un buco di solitudine e di mancanza di fiducia, che cerchiamo di colmare con attività compulsive e spasmodiche, riempiendo i silenzi ed ogni momento della nostra vita con il fare, guardando film o mangiando compulsivamente. 

Solo fermandoci ed ascoltando in silenzio quella parte di noi piccola e indifesa, confortandola ed accarezzandola inizia la nostra guarigione, ogni tipo di guarigione. Certo è un ascolto che richiede costanza e concentrazione, ma anche gentilezza e giocosità. Questo contatto gentile e compassionevole verso di noi è la strada perché possa avvenire anche fuori di noi, verso gli altri, poiché non potrà essere mai autentico se non tratteremo noi stessi per primi con gentilezza. Essere gentili è la vera rivoluzione nella propria vita personale e nella società, la gentilezza è quell'elemento fondamentale per prenderci cura di noi e del mondo.  

Fermati e guarisci 

Thich Nhat Hanh
 
Attraverso la consapevolezza e la compassione, possiamo trasformare la paura in una forza di guarigione e crescita. Come ci insegna Thich Nhat Hanh, fermarsi e ascoltare, sia dentro che fuori di noi, è il primo passo.




You Might Also Like

0 comments

Post più popolari